"Taranto: Settimana Santa, tradizione, identità". Documento introduttivo all'incontro

Di seguito il documento introduttivo all'incontro tenuto nella sede ENS ed aperto anche ai non udenti con la presenza di un inteprete del linguaggio dei segni.
16 Marzo u.s. “Taranto: Settimana Santa, tradizione, identità”
I Riti della Settimana Santa rappresentano per Taranto senz’altro l’evento più importante e caratterizzante dell’anno non solo sotto l’aspetto religioso ma anche sotto l’aspetto sociale in quanto si tratta degli unici giorni dell’anno in cui i tarantini invadono di notte le strade, le piazze e le chiese ritrovando quell’identità, quel senso di appartenenza e di unità che durante il resto dell’anno vengono smarrite e rimosse nelle tante divisioni e contraddizioni che segnano la nostra città.
Siamo qui dunque a voler parlare ed esaltare il senso della Settimana Santa, che sappiamo essere di fede e religioso e quindi nel pieno rispetto di ciò, perché crediamo che i riti in quei giorni riappacificano la città e le consento di riscoprire le proprie radici, la propria storia in una sola parola la: tarantinità.
Pertanto grazie alle processioni ci ritroviamo per parlarne umilmente soprattutto sotto l’aspetto emozionale grazie all’ ascolto di quelle che sono le emozioni che vivono alcuni dei nostri amici confratelli. Vogliamo dunque parlare di emozioni, corali e personali, consapevoli che non sarà semplice in quanto le emozioni soprattutto si vivono interiormente ed è difficile ricercare le giuste parole per poterle trasmettere a pieno.
Il messaggio che vogliamo lanciare questa sera è che nessuno, nel rispetto della religiosità dei riti, deve rimanere fuori la tradizione ; è quindi un dovere di ogni tarantino scendere durante le processioni e partecipare. Partecipare si, perché alle processioni non si assiste alle processioni si partecipa.
E chi lo farà portando con se il proprio figlio lasciare un ricordo in quel bambino che resterà indelebile nella sua memoria e che gli farà ricordare per tutta la vita di quando il suo papà lo prendeva in spalle per consentirgli tra la folla di osservare i perdoni.
In conclusione crediamo che i Riti della Settimana Santa sono per la nostra comunità un tesoro immateriale da conservare e trasmettere alle generazioni future e la nostra gratitudine è rivolta alle confraternite, e ad ogni confratello, che con lo stesso amore e la stessa devozione consentono a questa tradizione di ripetersi. Il compito di noi cittadini, associazioni, della politica, della città è dunque quello di supportare, nelle forme in cui ci è consentito, i confratelli che sono i reali protagonisti e custodi dei nostri riti, della nostra tradizione religiosa.
Con questa iniziativa speriamo di offrire loro un nostro piccolo contributo.
Associazione Culturale Nuova Taranto

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