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Visualizzazione dei post da 2012

L' ultimo insegnamento di Nicola Caputo

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Continua, su questo blog, il ricordo di Nicola Caputo. Tratto dal suo ultimo lavoro, Un priore scomodo , ho deciso di riportare quello che, a mio avviso, può essere considerato come l'ultimo insegnamento che il nostro caro confratello Nicola ci ha voluto donare. " Ma che dite, don Carm e'.. .Io il priore non lo volevo fare...Anime Sante del Paradiso mi siete testimoni!...E tutti sanno che non mi ero candidato, che non mi ero mai sognato di chiedere a qualcuno di fare il mio nome in Consulta. Anche perchè ritengo che il priore deve essere uno che non lo vuol fare e non invece chi vuol farsi eleggere a tutti i costi. E questo perchè dietro tanti scomposti tentativi spesso si nascondono presenzialismo, voglia incontenibile di farsi notare, di emergere, di essere "qualcuno". Il che accade in chi, nella vita, è una nullità assoluta. Si tratta di vere e proprie candele spente, don Carme', anzi di candele che non si sono mai accese. Gente capace di implora

Megafono: uno spazio su Facebook per tutti i confratelli e consorelle

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E' nato su Facebook, il più popolare dei social network, il Megafono. A me piace definirlo come "un oratorio virtuale", un luogo dove noi confratelli e consorelle abbiamo la possibilità di incontrarci, discutere, ricordare aneddoti e momenti della nostra vita confraternale, confrontarci. La massima serenità, la massima tranquillità, il massimo rispetto, soprattutto per l'altrui pensiero. Questi sicuramente i punti di forza del Megafono. Dobbiamo ormai entrare nell'ottica, almeno questo è il mio pensiero, che non tutti la pensiamo alla medesima maniera. Ognuno di noi porta le proprie idee, i propri pensieri, i propri gusti. Esprimerli non significa essere un "ribelle", un "rivoluzionario". Ne tanto meno un individuo può essere "aggredito" con arroganza solo perchè esprime liberamente il suo punto di vista. Ecco il Megafono. Quindi cari confratelli e consorelle siete invitati a cliccare su "Mi piace" a questo indirizzo ed

Se muore il "paese" (Nicola Caputo tratto da "Settimana Santa nascosta, 1987)

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...I riti della Settimana Santa hanno rappresentato in ogni tempo un momento di generale coinvolgimento per la comunità tarantina. Protagonisti, in quei due giorni, diventano tutti e non solo i confratelli che partecipano al pellegrinaggio ai Sepolcri e alle due processioni. E così, dal primo pomeriggio del Giovedì Santo e sino alla tarda mattinata di Sabato Santo, tutta la città si stringe attorno ai suoi perdùne , ammira la loro nazzecàte , visita i Sepolcri, si riversa sul pendio San Domenico e si commuove al passaggio della statua dell'Addolorata; attende con impazienza l'uscita dei Misteri e li lascia solo dopo che il portone del Carmine si è definitivamente chiuso alle spalle dell'ultima statua... ....si tratta di cultura popolare che va opportunamente coltivata nei suoi molteplici aspetti. Cultura popolare, si è detto, e questo perchè, a Taranto, la Settimana Santa si comincia ad amare in tenerissima età. I bambini, infatti, sono gli altri grandi protagonisti di

15 settembre: Festività Maria Ss Addolorata

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Sotto la croce, Maria diventa la Mamma dell'intera umanità: la Mamma di tutti, senza distinzione di razza, di pensiero, di credo. Siamo tutti suoi figli e questo concetto ancora sfugge a molti. Abbiamo sempre accanto a noi la Madre che sa confortarci con la sua dolcezza e tenerezza. Questa certezza deve rappresentare il punto di forza nei nostri "dolori" quotidiani. In questo giorno solenne Io rinnovo il mio atto di consacrazione a Te, Madre. Consacrazione non ad una statua o ad una mozzetta, ma a Te, a Te soltanto, Madre Addolorata, esempio di abbandono totale alle promesse ed alle parole del Signore.

Processione Maria Ss del Monte Carmelo 2012: foto di Erika Fornaro

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  Alcune foto scattate il 16 luglio in occasione della festa di Maria Ss del Monte Carmelo da Erika Fornaro.  

Processione Madonna del Carmine 1997

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Dal canale Youtube di Fidante, processione in onore della Beata Vergine del Monte Carmelo 1997.

Chi si cela "dietro l'anima incappucciata"?- Lettera a Nicola Caputo

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Ciao Nicola, sono trascorse due settimane da quando, in punta di piedi, te ne sei andato; anzi, quando Qualcuno ha deciso che il tuo tempo sulla terra era oramai scaduto. E mi piace pensare che il Signore ti abbia chiamato con l'intento di farsi spiegare da te, con il suono della tua voce, l'origine dei nostri riti e delle tradizioni tarantine. E che, non contento, il Signore abbia radunato il popolo celeste per farti tenere una bella conferenza sul tema. E, sono convinto, che tu abbia accettato perchè ti sono sempre piaciute le sfide. Sai, caro Nicola, c'è stato un nostro confratello, Claudio, che si è chiesto se lì, in cielo, sei riuscito a trovare Francesco Antonio. Sei riuscito a trovarlo ed ad appaggare le tue cuoriosità e i dubbi che ti erano ancora rimasti? Caro Nicola, ho deciso di scriverti questa lettera, per rispondere ad una domanda che ti ha accompagnato per un'intera vita: chi si cela dietro "l'anima incappucciata"? Qualcuno, sulla ter

Sezione del blog dedicata a Nicola Caputo

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Un enorme difetto dell'italiano, ed in particolar modo del tarantino, è quello di possedere una memoria estremamente ridotta. Episodi, eventi, fatti, personaggi vengono rimossi con una facilità imbarazzante. La storia è magistra vitae , perciò accantonare la storia è un errore enorme. Alcuni giorni fa abbiamo dato l'estremo saluto a Nicola Caputo, storico, giornalista, scrittore, confratello del Carmine e dell'Addolorata, critico teatrale. Il ricordo di Nicola Caputo deve rimanere vivo nelle nostre menti e nel nostro cuore . E', forse, il minimo che possiamo fare nei confronti di una persona che ha dedicato tutta la sua vita ai nostri "riti" ed alla nostra Taranto. Nel mio piccolo, ho pensato di creare e dedicare una sezione del mio blog al mio Priore. Foto, stralci dei suoi scritti, tutto ciò che riesco a raccogliere verrà pubblicato in questa nuova sezione. Per inaugurare questo spazio, pubblico la risposta che Nicola Caputo diede circa due anni fa ad

Ecco chi è stato Nicola Caputo

Da quando ho appreso la notizia della scomparsa del mio amatissimo priore , ho cercato di trovare il modo più corretto per ricordarlo. Fare un elenco dei suoi scritti mi è sembrato molto riduttivo, anche se ha scritto veramente tanto; ne tanto meno ricordarlo mal fermo, sostenuto da un bastone. Ne ha avuto tanta di dignità il mio priore, ma non ricordarlo così, con tutta la sua sofferenza. No, non il mio priore! E' stato ben altro!!!!E' stato un caparbio, una persona che non si è mai fermato davanti agli ostacoli della vita. E' stata una persona forte. Una persona che ha amato Maria e Suo Figlio. Questo è stato il mio priore. Alla fine, dunque ho deciso di ricordare questo splendido e meraviglioso Tarantino con la prefazione del suo ultimo lavoro, "Un priore scomodo", pubblicato neanche un anno fa. Questo lavoro-a lungo pensato, meditato e scritto unicamente per amore della verità- è dedicato a tutte le Confraternite, nessuna esclusa, per il loro secolare imp

Ciao Nicola, un padre....un priore!

Nicola Caputo ci ha lasciato. Ci ha lasciato in punta di piedi, come al suo solito. Oggi ho perso un padre. un simbolo, un pilastro della mia vita, sia come confratello, sia come tarantino doc. E' stato il mio priore; un priore scomodo , citando il titolo del suo ultimo lavoro, un testamento ed un ultimo insegnamento per tutti noi. Ciao Nicola, Taranto oggi piange un suo illustre cittadino, che ha donato letteralmente la sua vita alla storia, alla tradizione e all'amore verso la sua citta natale. Watch live streaming video from iritidellasettimanasantaataranto at livestream.com

Processione della Madonna del Carmine 1989- Santa Messa in piazza

Processione della Madonna del Carmine 1989

Ad un mese dalla sua scomparsa un commosso ricordo di don Angelo Mele da uno dei "suoi giovani"

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Ringrazio di vero cuore il mio caro, carissimo amico Michele Riondino . Un mese fa, alla notizia della scomparsa di don Angelo Mele, non volli pubblicare nessun post. Ridursi semplicemente a dare la notizia mi sembrava un gesto superficiale e, oserei dire, offensivo nei confronti di don Angelo e nei confronti di ciò che don Angelo ha rappresentato e realizzato. Non ho avuto la gioia di poterlo conoscere, perciò mi sono messo alle calcagna di chi invece questo privilegio lo ha avuto. Questo il ricordo di Michele Riondino, uno dei "suoi giovani". E’ già passato un mese da quando l’esperienza terrena di don Angelo Mele ha avuto termine ed è iniziato per lui quella vita ultraterrena alla quale noi tutti credenti aneliamo: una vita di contemplazione Divina, una vita di Pace, una vita di Amore assoluto. Eppure, per chi come me ha conosciuto intensamente questo uomo, può sembrare strano sapere di un don Angelo tranquillo, rilassato e contemplativo! Già me lo immagino ad org

Un ringraziamento anche a loro....i bandisti

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Se i Riti della Settimana Santa a Taranto sono un evento straordinario, il merito è anche dei complessi bandistici che accompagnano le processioni. Con questi due scatti fotografici, voglio loro dimostrare la mia enorme gratitudine per il "servizio" che hanno offerto a tutta l'intera cittadinanza.

Mamma

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La marcia funebre "Mamma" del maestro Luigi Rizzola è certamente la marcia più conosciuta ed amata dal popolo tarantino. E' una marcia tecnicamente molto semplice, ma da una interpretazione molto molto particolare. Con orgoglio, tra l'altro, ricordo il complimento fattomi dal confratello del Carmine Franco Pizzolla , che alla fine dell'esecuzione di questa marcia eseguita dal sottoscritto all'organo mi disse:" Caro Francesco, hai realizzato una pittura!" Forse il più grande complimento che io abbia mai ricevuto....ma sono tempi passati!!!!! Per tornare alla marcia, nel 1979 il maestro don Antonio Gaetani e la professoressa Anna D'Andria decisero di aggiungere alle note anche le parole. Questo il risultato....Il video è stato prelevato da youtube sul canale di Pasquale Pasculli. E tu, o dolce Mamma, o Mamma Santa, piangi il Figlio in croce, qual dolor!

Lei, la Vergine Addolorata

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Le poste del Pellegrinaggio della Vergine Addolorata

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Il Troccolante dell'Addolorata

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foto Angelo De Bartolomeo

Il Pellegrinaggio sta per fare il suo ingresso presso l'Istituto Maria Immacolata

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Un ringraziamento ai collaboratori della confraternita dell'Addolorata

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Con questi scatti, vorrei ringraziare i collaboratori della confraternita dell'Addolorata per la loro vicinanza, il loro sostegno, aiuto e conforto durante tutto il Pellegrinaggio.

I confratelli del Carmine in Pellegrinaggio incontrano i confratelli dell'Addolorata

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La Vergine Addolorata in Via Garibaldi

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Sono circa le 4 di mattina del Venerdì Santo e il pellegrinaggio della Vergine Addolorata transita in Via Garibaldi.

Pellegrinaggio Vergine Addolorata 2012

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Maria è vicino a tutti, in particolar modo ai peccatori.

Gli ultimi momenti del Pellegrinaggio della Vergine Addolorata

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Fantastica questa clip realizzata da Massimo Marzio. La processione dell'Addolorata è rientrata a San Domenico. La commozione tocca il suo punto più alto.

Le pesàre 2012

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Un elogio, quest'anno, va fatto, a mio parere, ai due piccoli portatori delle pesare. Sono stati eccezionali. Alle 21 del Giovedì Santo eravamo in oratorio per indossare l'abito di rito e loro due seduti, tranquilli, ad aspettare che i propri padri li vestissero. Nell'attesa canticchiavano marce funebri. Mi hanno fatto una tenerezza enorme.

Una delle 15 poste del Pellegrinaggio della Vergine Addolorata

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Lo scatto è di Paola Marangi

Rientro simulacro Vergine Addolorata 2012

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In questa clip, realizzata da Paola Marangi, il rientro della Vergine Addolorata con le note di "Mamma".

Discorso di don Filippo Santoro pronunciato all'uscita della processione dei Sacri Misteri

Discorso prelevato dal sito della diocesi di Taranto . Carissimi Fratelli e Sorelle, ci ritroviamo in contemplazione del grande mistero di passione e morte del nostro Signore Gesù. In tutte le parrocchie questo pomeriggio è stata celebrata l’azione liturgica che, nell’austerità e nella compostezza, ci ha richiamati all’ascolto  della Passione di  Cristo.  Abbiamo elevato la preghiera universale, in comunione con tutta la Chiesa per tutti gli uomini, credenti e non credenti, amici e nemici,  poi ci siamo messi tutti in fila per adorare il legno della croce al quale fu appeso il Salvatore del mondo. Attraverso la processione dei misteri contempliamo l’amore di Dio per gli uomini. Un amore totale, sino alla fine. Un amore che ci richiama alla conversione. Qui a Taranto, sotto ai nostri occhi, ondeggia (nàzzica) lentamente un tesoro inestimabile, attirando in maniera eccezionale l’attenzione di grandi e piccini. La confraternita del Carmine viene a donarci con incomparabile

Discorso di don Filippo Santoro all'uscita del Pellegrinaggio della Vergine Addolorata

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Il discorso è stato prelevato dal sito della diocesi di Taranto . Cari fratelli e sorelle, è con profonda commozione e gratitudine che vengo a benedire l’inizio di questo suggestivo pellegrinaggio della Madre di Dio, che ha inizio questa notte nel cuore della Città Vecchia. Saluto ciascuno di voi con affetto fraterno e desidero sostenere fin d’ora in questa fatica penitenziale il priore con tutti i suoi confratelli e collaboratori. Un saluto cordiale va al padre spirituale monsignor Cosimo Quaranta. Permettetemi di mandare il mio abbraccio a tutti i tarantini emigrati e che sono sicuro ci seguono dalle emittenti radiotelevisive con particolare nostalgia, ma anche a tutti gli amici che pur non essendo tarantini seguono le nostre processioni:   i riti della nostra Settimana Santa sono conosciuti in tutto il mondo anche grazie ai media che li seguono con passione e che ringrazio per i loro sforzi. Mi commuove particolarmente pensare che i nostri avi, con finezza spiritua