L' ultimo insegnamento di Nicola Caputo

Continua, su questo blog, il ricordo di Nicola Caputo. Tratto dal suo ultimo lavoro, Un priore scomodo, ho deciso di riportare quello che, a mio avviso, può essere considerato come l'ultimo insegnamento che il nostro caro confratello Nicola ci ha voluto donare.



"Ma che dite, don Carme'...Io il priore non lo volevo fare...Anime Sante del Paradiso mi siete testimoni!...E tutti sanno che non mi ero candidato, che non mi ero mai sognato di chiedere a qualcuno di fare il mio nome in Consulta. Anche perchè ritengo che il priore deve essere uno che non lo vuol fare e non invece chi vuol farsi eleggere a tutti i costi. E questo perchè dietro tanti scomposti tentativi spesso si nascondono presenzialismo, voglia incontenibile di farsi notare, di emergere, di essere "qualcuno". Il che accade in chi, nella vita, è una nullità assoluta. Si tratta di vere e proprie candele spente, don Carme', anzi di candele che non si sono mai accese. Gente capace di implorare, letteralmente, una raccomandazione a dritta e a manca. Anche ai politici, spesso pure a religiosi influenti, non di rado scomodando persino alti prelati. Che ne sanno, questi, quali gtravosi compiti ha un priore e quante responsabilità ricadono sulle sue spalle...E perchè poi dovrebbero preoccuparsi più di tanto? A loro interessa solo essere priori..."

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