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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Se muore il "paese" (Nicola Caputo tratto da "Settimana Santa nascosta, 1987)

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...I riti della Settimana Santa hanno rappresentato in ogni tempo un momento di generale coinvolgimento per la comunità tarantina. Protagonisti, in quei due giorni, diventano tutti e non solo i confratelli che partecipano al pellegrinaggio ai Sepolcri e alle due processioni. E così, dal primo pomeriggio del Giovedì Santo e sino alla tarda mattinata di Sabato Santo, tutta la città si stringe attorno ai suoi perdùne , ammira la loro nazzecàte , visita i Sepolcri, si riversa sul pendio San Domenico e si commuove al passaggio della statua dell'Addolorata; attende con impazienza l'uscita dei Misteri e li lascia solo dopo che il portone del Carmine si è definitivamente chiuso alle spalle dell'ultima statua... ....si tratta di cultura popolare che va opportunamente coltivata nei suoi molteplici aspetti. Cultura popolare, si è detto, e questo perchè, a Taranto, la Settimana Santa si comincia ad amare in tenerissima età. I bambini, infatti, sono gli altri grandi protagonisti di

15 settembre: Festività Maria Ss Addolorata

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Sotto la croce, Maria diventa la Mamma dell'intera umanità: la Mamma di tutti, senza distinzione di razza, di pensiero, di credo. Siamo tutti suoi figli e questo concetto ancora sfugge a molti. Abbiamo sempre accanto a noi la Madre che sa confortarci con la sua dolcezza e tenerezza. Questa certezza deve rappresentare il punto di forza nei nostri "dolori" quotidiani. In questo giorno solenne Io rinnovo il mio atto di consacrazione a Te, Madre. Consacrazione non ad una statua o ad una mozzetta, ma a Te, a Te soltanto, Madre Addolorata, esempio di abbandono totale alle promesse ed alle parole del Signore.