I Riti della Settimana Santa a Taranto

1945. Dopo quattro anni di sospensione, i Riti della Settimana Santa ripresero nonostante le evidenti difficoltà organizzative. Quella che segue è la storia di Modesto Basile e Giacomo Buzzacchino, due confratelli che furono l'uno attore inconsapevole e l'altro vittima di un brutto scherzo del destino.  Tratto da "Settimana Santa nascosta" di Nicola Caputo. Il confratello Modesto Basile, iscritto a entrambi i sodalizi, era tanto ansioso di partecipare, dopo un'interruzione di quattro anni , ai riti, che durante le "gare" si aggiudicò un posta nel Pellegrinaggio di Città, una posta nella processione dell'Addolorata, il Gonfalone e la statua della Cascata nella processione dei Misteri. Il Basile avrebbe potuto regolarmente partecipare (come in effetti poi fece) sia al Pellegrinaggio ai Sepolcri che alla processione dell'Addolorata, ma doveva risolvere, e alla svelta, la questione della doppia aggiudicazione alla processione dei Misteri; o porta

Quest'anno ricorrono i 35 anni da un evento che ha modificato e, certamente, migliorato ulteriormente i nostri riti. Scopriamolo e vediamo come Nicola Caputo lo ha descritto: Era il 1977 e quell'anno Papalia reggeva la Croce dei Misteri. Giunto in piazza Carmine chiese al portatore della troccola, il compianto Raffaele Solito, di scambiare con lui il simbolo. Troccola in mano quindi Oronzo Papalia si diresse verso il portone della chiesa (che era, al solito, splalancato) e pregò il sagrestano di richiuderlo. Cosa che il sagrestano fece, forse senza neppure capire perchè. Il troccolante si avvicinò allora all'ingresso, salì lentamente l'unico scalino, alzò con la mano sinistra la mazza e colpì per tre volte il massiccio legno scuro del portone. Il sagrestano, al di là di quel portone, dovette pensare a un troccolante con le traveggole. Alla "bussata" comunque rispose come tutti sono soliti rispondere, aprendo cioè il portone e facendo entrare, al "suono

Domenica scorsa una bella sorpresa davvero...( video ) Non è la prima volta però che nella chiesa del Carmine si assiste ad una scena del genere. Se vi dicessi che i Riti della Settimana Santa in passato hanno rischiato di perdere per sempre la statua della Vergine Addolorata (quella dei Misteri), mi credereste? Fino a 15 anni fa, il simulacro non era in chiesa conservato in una nicchia, ma si trovava chiuso in uno stanzino al terzo piano dell'oratorio. L'umido, i tarli avevano danneggiato la struttura in legno della statua, che non è collassata su se stessa solo perchè il busto dell'abito ha evitato l'irreparabile. L'amministrazione del tempo perciò corse subito ai ripari e dopo un lungo restauro il 9 marzo del 1997 il simulacro della Vergine Addolorata tornò in chiesa. Era la IV domenica di Quaresima! Video prelevato da Youtube, canale Fidante

Video realizzato dal novizio Angelo De Bartolomeo

Accadde nel 1913 e l'assemblea convocata nei primi del mese di marzo di quell'anno, il priore espose l'unico oggetto da trattare, cioè la proposta fatta da alcuni confratelli di andare calzati alla processione dei SS. Misteri. Apriti cielo! Qualcuno non aveva acchiappato bene il senso delle parole del priore, ma quando coloro che invece avevano capito benissimo ebbero spiegato ai più distratti che c'era chi proponeva di andare con le scarpe e non scalzi alla processione del Venerdì Santo, l'assemblea si agitò come forse non era mai accaduto prima. " Ma cosa  dicono costoro!...Che accidenti vogliono!....Pretendono di non andare scalzi durante la Settimana Santa? Ma è un'eresia!...Vero è che ci chiamano stuèdeche , perchè andiamo scalzi quando fa freddo e con le scarpe quando invece fa caldo, ma si vuole cambiare la tradizione, qui si vogliono tradire le nostre secolari Regole!"