Chi si cela "dietro l'anima incappucciata"?- Lettera a Nicola Caputo

Ciao Nicola,
sono trascorse due settimane da quando, in punta di piedi, te ne sei andato; anzi, quando Qualcuno ha deciso che il tuo tempo sulla terra era oramai scaduto.
E mi piace pensare che il Signore ti abbia chiamato con l'intento di farsi spiegare da te, con il suono della tua voce, l'origine dei nostri riti e delle tradizioni tarantine. E che, non contento, il Signore abbia radunato il popolo celeste per farti tenere una bella conferenza sul tema. E, sono convinto, che tu abbia accettato perchè ti sono sempre piaciute le sfide.
Sai, caro Nicola, c'è stato un nostro confratello, Claudio, che si è chiesto se lì, in cielo, sei riuscito a trovare Francesco Antonio. Sei riuscito a trovarlo ed ad appaggare le tue cuoriosità e i dubbi che ti erano ancora rimasti?
Caro Nicola, ho deciso di scriverti questa lettera, per rispondere ad una domanda che ti ha accompagnato per un'intera vita: chi si cela dietro "l'anima incappucciata"?
Qualcuno, sulla terra, pensa che io sia un presuntuoso ed arrogante. E probabilmente con questa presunzione ed arroganza, mi accingo a rispondere a questa domanda.
Ma prima vorrei porti solo due interrogativi. Due domande che mi porto dietro da parecchi anni.
Perchè, al termine del tuo priorato, non sei stato ricandidato? Penso che fosse quasi un atto dovuto. Del resto come priore sei stato eccezionale. Non l'ho mai capito! Con te, come priore, la confraternita era rinata! Che senso aveva non far comparire il tuo nome nella lista? Forse il tuo nome era troppo luminoso ed avrebbe di certo offuscato qualche altro nome? Forse non andavi bene per alcuni?
Sai, Nicola, sono domande che mi sono posto e, come me, se le sono poste tanti confratelli che ti hanno voluto sempre un gran bene.
La seconda domanda è questa: perchè le amministrazioni che si sono succedute a quella gestita da te non ti hanno mai coinvolto? Abbiamo atteso il 2011 perchè qualcuno si ricordasse di te e, non mi sorprende il fatto che sia stato Antonello, che ha avuto l'onore e, certamente, il piacere di essere al tuo fianco in quel triennio.
Nicola, tu sei un patrimonio; davvero sciocco non considerarti. Quanti consigli, quanti suggerimenti avresti potuto dare! Invece niente! Strana ed ingrata la vita soprattutto quando ti imbatti in certa gente!
Vengo ora alla risposta.....dientro "l'anima incappucciata" si celano semplicemente degli uomini, uomini comuni con i loro vizi, con le loro passioni, con le loro abilità. Deluso? Comuni, comunissimi uomini! Ne più ne meno. Niente superuomini, niente supereroi!
Lo so, sei rimasto deluso. Ma non credere che non sia deluso anche io, perchè, anche io, come te, ho commesso un grosso errore: idealizzare la confraternita. Questo è stato il nostro più grande errore. La confraternita, come tutte le associazioni, è fatta di uomini. E l'uomo, nel bene e nel male. è capace di tutto!
Dai, Nicola, non essere triste. Alla fine è la confraternita ad essere in debito con te e non tu con lei. E' solo grazie a te se la confraternita ha scoperto la propria identità. E se oggi continua ad esistere è certamente merito tuo.
Dai, Nicola, da dove ti trovi, sono convinto che continuerai a dare il tuo contributo. Continuerai a difenderci dalle tante accuse, vere o presunte che siano poco importa. Continuerai le tue ricerce, i tuoi studi...pensa avrai la fortuna di chiedere al diretto interessato di raccontarti un determinato evento o episodio...ci pensi?
E magari, come favore personale, mettila tu una buona parola: se durante la Settimana Santa si evitasse di far piovere........!

Saluti fratè!

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