La rosa di Maria



Non mi posso specchiare, ma dicono che sono la più bella.
I miei petali sono rosso fuoco, di un rosso vivo, brillante, come la passione.
Sono grandi, delicati e vellutati.
Sembrano davvero tanti cuori che si abbracciano e si tengono stretti l'uno all'altro.
La fragranza ed il profumo che emanano, poi, è qualcosa di soave, inebriante, persistente, intenso.
Sono davvero la regina delle rose.
Ora sono qui, in un vaso, aspettando che qualcuno mi prenda e mi doni ad una persona amata, ad una persona cara.
Ma non ci vorrà molto tempo.
Oggi vedo tanto movimento intorno a me. Deve essere un giorno particolare. Aspetterò davvero poco.
Infatti, poco dopo, entra una persona. Non so se uomo o donna, se giovane o anziana. Ha fretta. "Presto, che sta passando! Dammi la rosa più bella che hai!"
Vengo tolta dal vaso e "vestita" come se dovessi partecipare ad un gran galà: un abito argentato che mette in risalto la mia bellezza e mi rende ancora più bella, fili d'erba tenuti insieme da un nastro di rafia e sono pronta.
La persona che mi porta in mano ha davvero fretta, tant'è che vengo sballottolata a destra e sinistra con il rischio di rovinare il mio abito nuovo.
Però poi rallenta e si ferma. Mi solleva ed affidandomi nelle mani di un'altra persona sento dire: "Questa è per lei!"
Vengo adagiata su una base nera.
Sono in buona compagnia. Insieme a me ci sono altre rose, gigli bianchi e puri, piccole composizioni di fiori di campo. Ma io resto sempre la più bella!
Il punto in cui sono stata posizionata non mi consente di vederla, vedere questa "lei" a cui tante persone donano fiori, a cui tanti bambini mandano baci. Ma vedo anche tanta gente che piange al suo passaggio. Sono molto incuriosita.
Poi per fortuna, la stessa mano che mi ha posata lì sopra, per sistemare altri fiori, mi sposta girandomi. Finalmente riesco a vederla. Rimango davvero senza fiato.
Un' immagine di donna vestita di nero. In mano regge da una parte un fazzoletto bianco, dall'altra un cuore.
Il cuore sembra uno dei petali che formano la mia corolla. Ma sembra un cuore sofferente, non come i miei petali che sono come di velluto. Un cuore non malato ma un cuore che sopporta a fatica un grande dolore.
E poi scorgo finalmente il suo viso.
Tutta la mia vanità svanisce in un colpo.
Un viso straziato da una inimmaginabile sofferenza, ma nel contempo bellissimo, che catalizza la tua attenzione verso di sé. Non riesci a distogliere il tuo sguardo.
Io che ho sempre pensato che la mia fosse la vera bellezza! Invece non è per niente così. Che illusa sono stata.
È in lei la vera bellezza. Una bellezza non estetica, non esteriore, ma una bellezza intima, una bellezza che supera il visibile. Ed io che mi sono auto proclamata regina.
È lei una regina. Vedi quanta gente è accorsa a vederla. Quanti fiori, io sono diventata uno dei tanti. Non sono più la rosa meravigliosa messa in quel vaso. Sono un fiore che è stato posto ai piedi di questa Regina. Ma non la vedo come una umiliazione, anzi essere ai suoi piedi diventa, man mano che il tempo passa, motivo di orgoglio. Ho un posto privilegiato per poterla osservare meglio ed esserle più vicina.
Vicina ad una vera e bella Regina!

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