"Veder l'orrenda morte..."

"Veder l'orrenda morte..."
"Tutto è compiuto" e levando il capo, gridò ad alta voce:" Padre mio rimetto il mio spirito nelle tue mani". Poi chinò il capo e rese lo spirito a Dio.
L' Anima di Gesù lascia il suo Corpo. Siamo passati dalle grida assordanti della folla, al silenzio più surreale.
Il Signore si è donato totalmente al mondo. Ha donato la sua gioia (Gv 15,11), la sua pace (Gv 14,27), la sua gloria (Gv 17,22).
Ma prima di donare la sua stessa vita, ci dona il Suo gioiello più prezioso: la Sua Santissima Madre.
"Donna, ecco tuo figlio!" Poi disse al discepolo:"Ecco tua madre!".
Da questo momento nessuno di noi è più orfano. Questa è la più grande consapevolezza che dobbiamo acquisire, la continua presenza di questa donna, di questa madre meravigliosa nella nostra vita, che ci ama in modo smisurato.
E poi Giovanni, il discepolo prediletto. Non è una scelta fatta a caso. Giovanni è il più giovane tra i discepoli. Tra lui e Gesù si è creato un rapporto maestro-allievo. L'unico a non avere famiglia, perciò avrebbe potuto tranquillamente badare a Maria.
Ma Giovanni rappresenta anche la nuova Chiesa che nasce dal sangue della nuova alleanza.
Perciò da questo istante la Chiesa e la Madre di Dio sono unite in maniera inscindibile.
"Tutto è compiuto!" cioè Gesù sapeva che la Chiesa non poteva essere in mani migliori di quelle di Sua Madre.

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