"Sento l'amaro pianto..."

Gesù incontra la Madre. Nella sua tragicità, questo momento della Via Crucis è certamente quello, a mio avviso, più tenero.
La tenerezza che ne possiamo trarre è qualcosa di straordinario.
"Sento l'amaro pianto della dolente Madre, che gira tra le squadre in traccia del suo Ben!"
Maria è afflitta. Il Figlio è stato condannato. Ha assistito alla flagellazione. E' svenuta una prima volta.
Ma vuole tornare tra la folla. Non vuole abbandonare il Suo Amore. Il suo cuore, già duramente provato dal dolore, trova la forza per affrontare questa prova.
Il Suo Gesù, il Suo "piccolo" Gesù è solo, abbandonato da tutti. Lei deve essere lì, anche se quella visione per lei sarà un colpo straziante.
Ma Lei è la Madre. La Madre non può lasciare il Figlio, solo, in mezzo a quella folla inferocita, incattivita ed ostile.
Riviviamo questo momento attraverso le parole della mistica e veggente Anna Caterina Emmerick.

"Un altro suono di tromba, questa volta più vicino, trapassò il cuore della Vergine. Il triste corteo era viibile e si avvicinava, era ormai a un'ottantina di passi da quel portone. La Madre Addolorata vide avanzare con aria insolente e trionfante coloro che portavano gli strumenti del supplizio, allora incominciò a tremare, a gemere e a torcersi le mani. Uno di quei miserabili, pieno di arroganza, chiese:"Chi è quella donna che si lamenta?". Un altro rispose:"E' la madre del Galileo".
Appena udirono queste parole tutti quegli scellerati colmarono di beffe la Madre Dolorosa. Uno di essi prese perfino i chiodi che dovevano attaccare Gesù alla Croce e li presentò in atto canzonatorio sulla mano aperta della Vergine.
A quella vista la Santa Madre fu spezzata dal Dolore, pallida come un cadavere e con le labbra livide, giungendo le mani si appoggiò alla porta per non cadere.
I farisei passarono per primi orgogliosi sui loro cavalli, poi un bambino che portava l'iscrizione, infine lo seguiva di due passi il Figlio di Dio, suo Figlio, il Santissimo, il Redentore, il suo amato Gesù, barcollante, curvo sotto il pesante fardello e scostante dolorosamente la sua testa coronata di spine dalla pesante croce che gravava sulla sua spalla, mentre gli arcieri lo tiravano avanti con le corde. Vidi il suo volto livido, sanguinante, contuso, la barba inondata dal sangue mezzo coagulato che ne incollava insieme tutti i peli.
I suoi occhi spenti e insanguinati gettarono uno sguardo triste e compassionevole alla Madre Dolorosa; poi, inciampando, sotto il peso della Croce, cadde per la seconda volta sulle ginocchia.
L'Addolorata violentata da quel dolore immenso non vide nè soldati e neppure carnefici, non vide nemmeno il suo amatissimo Figliolo ridotto in quello stato miserando, ma si precipitò dalla porta orientale della casa in mezzo agli sbirri che maltrattavano suo Figlio, e nel tentativo di abbracciarlo cadde in ginocchio vicino a Lui, poi riuscì a stringerlo tra le braccia. Io udii pronunciare "Figlio!", "Madre mia!", ma non sono certa se queste parole furono pronunciate realemente o soltanto nel loro spirito."

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