La processione penitenziale del Mercoledì delle Ceneri

Suonano i rintocchi delle campane.
È mezzanotte. Siamo ufficialmente in Quaresima.
Don Marco Morrone dà inizio al corteo penitenziale.
La Croce, portata con fierezza dal confratello, avanza.
Ad attenderlo, fuori dal sagrato del tempio di San Domenico, non la folla oceanica del venerdì santo, ma uno sparuto gruppo di fedeli.
La banda intona l'Adagio di Albinoni.
Non applausi, non pianti dirotti, ma silenzio, raccoglimento, preghiera.
Il corteo si sviluppa sulla via Maggiore. Si alternano la lettura di un salmo e un canto accompagnato dalla banda, che in questa occasione non suona le solite marce funebri.
La processione procede a spasso spedito.
Attraverso la via nuova, giungiamo nella chiesa di San Giuseppe, rimasta aperta per l'occasione.
Riprendiamo il cammino su via Duomo. La banda intona un canto a me molto caro, su cui spesso mi sono soffermato a riflettere.
RIT. TI SEGUIRO', TI SEGUIRO' O SIGNORE
        E NELLA TUA STRADA CAMMINERO'.
Ti seguirò nella via dell'amore
e donerò al mondo la vita.
RIT.
Ti seguirò nella via del dolore
e la tua Croce ci salverà.
RIT.
Ti seguirò nella via della gioia
e la tua luce ci guiderà.
RIT. 
Non è questa la sintesi della nostra appartenenza al sodalizio?
Il nostro essere pellegrini, il nostro continuo cammino alla ricerca del Signore, attraverso, sovente, momenti di tribolazione fisica e morale?
Attraversiamo il Pendio.
I confratelli si sistemano sulla scalinata del Tempio.
La banda intona il mottetto Alla Vergine Addolorata. Molti di noi si uniscono alla voce della solista, durante l'esecuzione di questo inno che celebra Maria sotto Croce del Figlio.
Rientrati a San Domenico, don Marco Morrone impartisce la benedizione con la Croce processionale, invitando i fedeli ad accostarsi in questo periodo al Sacramento della Confessione.
Buona Quaresima!

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