I confratelli al tempo del Covid
Nonostante i giorni siano oramai tutti uguali, il tempo passa inesorabilmente e siamo giunti al primo grande momento.
Il momento, che per molti di noi confratelli, segna l'inizio dei Riti della Settimana Santa a Taranto. O almeno avrebbe dovuto segnare l'inizio dei Riti....
Quinta domenica di Quaresima.
I confratelli del Carmine diventano agli occhi della gente i "perdune". Cappuccio sul viso, bordone stretto nella mano, piedi scalzi. I penitenti. L'immagine più emblematica della Settimana Santa a Taranto.
E poi il suono della Troccola.
Il simulacro della Vergine Addolorata intronizzato sull'altare.
La chiesa affollata di fedeli.
Crocicchi di confratelli fuori dalla chiesa a tentare di chiudere un accordo per una posta o una sdanga.
E poi :" Domani vai al Concerto?" E si perché lunedì è il Lunedì di Passione e ci sarebbe stato il concerto a San Domenico.
Torna di nuovo il condizionale... Un condizionale carico di rammarico, di tristezza per gesti, momenti che non riusciremo a vivere.
L'ho scritto e lo ripeto, enormi sforzi si stanno compiendo e c'è solo da apprezzare, ma penso sia innegabile che nulla sarà come da "tradizione".
Il nostro "cuore da confratello" è vuoto. È come se davvero il nostro cuore fosse stato svuotato. Siamo disorientati. Si sta male!
E non pensiate che ad esserlo siano esclusivamente quelli che poi partecipano in prima persona ai Riti.
Alcuni giorni fa ho ricevuto un messaggio a commento di un precedente articolo pubblicato. Era una persona a me molto vicina e figlia di un confratello anziano.
"Ho letto e condivido il tuo pensiero.Sapessi come sta mio padre....fa finta di nulla ma ha il cuore a pezzi! Lo capisco dai suoi occhi quando parla delle via crucis , della settimana santa chesi avvicina...L altro giorno gli ho detto che i miei ragazzi sono a pezzi perché, come sai , sono confratelli anche loro e si sono sempre vestiti nelle loro processioni...2 anni senza indossare l' abito è dura...Mio padre ha sospirato dicendo :" e io che sono vecchio che devo dire? 2 anni senza e poi?"
****** ***... me ne sono andata via in fretta x non piangere.
A te posso dirlo...Mi sembra di vivere in un incubo senza fine ! Ciò che ci vuole è reagire! Ricominciare in qualche modo...ma in cuor mio sento che nulla sarà più come prima ...almeno per i prossimi anni"
Pensate ai confratelli anziani. Nel loro cuore tanti e tanti anni di ricordi, di Settimane Sante vissute, la nostra memoria storica, ed ora la paura di non poterle più rivivere.
Fermiamoci un attimo a riflettere. Davvero ad un confratello anziano può bastare una diretta streaming? Ed intanto siamo costretti a tutto questo.
Siamo ridotti così!
Siamo legati solo a quel filo di speranza che tutto questo possa cessare quanto prima.
Stiamo perdendo tutto. E penso che molti di noi tutto ciò non se lo meritano.
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