Il confratello Michele Pizzolante

Con questo articolo di Mimmo Giannotta, oggi ricordiamo il confratello Michele Pizzolante.

Il confratello Michele Pizzolante
Appena vidi sulla mia home page di Facebook l’ idea da parte del blog, “ Sdanghe : I Riti della Settimana Santa a Taranto”, di pubblicare articoli inerenti a personaggi storici o che comunque hanno lasciato un segno nella storia delle nostre confraternite, il mio pensiero si è rivolto verso la figura di Michele Pizzolante meglio conosciuto come Michelone.
Ricordo con piacere la prima volta che conobbi Michele, ero piccolo e ci conoscemmo in ambito scolastico poiché mio fratello e sua figlia frequentavano la stessa classe, di lì a poco nacque un’ amicizia inseparabile. Ad ogni processione, ogni evento religioso, un posto nella macchina di Michelone era riservato a me, poiché era una passione che Michele voleva che coltivassi e se sono ciò che sono lo devo anche a lui.
Chiunque abbia avuto il piacere di conoscerlo sa sicuramente che anche dei piccoli istanti, ma vissuti insieme a lui, erano momenti di felicità, risate e spensieratezza.
Michele fin da piccolo ha una forte devozione verso la Madonna Addolorata, tant’è che spesso rivolge i suoi fioretti alla Mamma Addolorata. Diventa confratello dell’ Immacolata e di lì a poco diverrà un vero pilastro della confraternita, sempre presente e disponibile. La forte devozione verso la Mamma Addolorata però, lo spinge ad aggregarsi per rafforzare la sua fede in Maria Addolorata.
Ero un ragazzino quando per la prima volta Michele mi invitò ad assistere all’ asta per l’ aggiudicazione dei simboli della settimana santa. Rimasi immobile dinanzi a questa richiesta poiché era un desiderio che avevo fin da piccolo, ma non esitai ad accettare questa richiesta irrinunciabile. Il giorno della gara ci recammo a Sant’ Agostino per assistere alla gara, una gara diversa dalle solite poiché quell’anno Michele era un membro di una squadra che avrebbe gareggiato per le sdanghe dell’ Addolorata di Taranto Vecchia.
Inizia la gara e tra chiamate e contro-chiamate l’ ansia sale, ad un certo punto il silenzio, l’ offerta finale che supera quella della squadra di Michelone. Ricordo la tristezza e la delusione di quei momenti, così travolgenti da coinvolgere anche me, ma nonostante il rammarico come sempre, è Michelone a rincuorare tutti. Tornai a casa deluso per ciò che era accaduto, ma poco dopo ricevetti una chiamata, era Michele che con una voce strillante mi annunciò l’aggiudicazione dell’ 8° posta nella processione del Giovedì Santo.
Fu nel 2011 che Michele raggiunse il suo sogno sfuggito qualche anno prima, ossia, quello di reggere le Sdanghe della Madonna Addolorata.
La figura di Michele Pizzolante rimarrà nella storia poiché nel 2012 fu approvata in assemblea della 3° mazza nella processione dell’ Addolorata e fu proprio lui ad avere l’ onore di aggiudicarsela per la prima volta spinto anche dalla volontà del figlio che, deluso poiché lo stesso Michele perse la gara per le pesare, spinse il padre ad aggiudicarsi quel simbolo.
La malattia lo colpisce per la prima volta ma lui non si lascia abbattere e la sconfigge senza paura, questa vittoria accresce maggiormente la sua fede tant’è che si aggregherà all’ Arciconfraternita del Carmine e alla confraternita di Sant’ Antonio da Padova. Passano alcuni anni e ahimè questo terribile male ricompare, ma questa volta il nostro Michelone non può nulla di fronte a tutto ciò.
Sono passati 3 mesi da quando è volato in cielo, ma nei ricordi e soprattutto nei cuori la sua figura non ci lascerà mai.
Michele Pizzolante assieme al confratello Mimmo Giannotta  
  Foto: fonte Facebook

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