Ricordo di monsignor Franco Costantini

Alle 7.30 del 5 agosto squilla il telefonino. È Luigi, nipote di don Franco. Capisco immediatamente: don Franco si è spento.
In questi due mesi ho tentato più e più volte di sedermi alla scrivania e scrivere qualcosa su don Franco. Ma non ci riesco. Sono davvero tante le cose, gli aneddoti che ho vissuto in tanti anni di collaborazione.
Ho pensato per tanto di ricordarlo attraverso questo articolo di Angelo Diofano pubblicato su Nuovo Dialogo in occasione del trigesimo dalla scomparsa di don Franco.

" Lunedì 5 settembre nella chiesa del Beato Nunzio Sulprizio è stata celebrata la messa del trigesimo per mons.Franco Costantini, deceduto a seguito di lunga e dolorosa malattia.
Il sacerdote al momento del decesso era ricoverato nella casa di riposo intitolata al Beato Nunzio, in via Cesare Battisti. Il rito funebre è stato celebrato dall'arcivescovo monsignor Filippo Santoro assieme a numerosi confratelli nella chiesa del Beato Nunzio Sulprizio, sua parrocchia di appartenenza.
Qualche giorno prima egli aveva festeggiato i 79 anni, essendo nato a Taranto il 18 luglio del 1937.
L'ordinazione presbiterale di monsignor Costantini risale al 1 luglio del 1962. Dopo i primi incarichi di vicario parrocchiale nelle chiese di Sant'Antonio e Santa Lucia a Taranto, nel 1967 l'allora arcivescovo monsignor Guglielmo Motolese lo nominò parroco della nascente comunità dello Spirito Santo, in zona Toscano, la cui chiesetta si trovava all'inizio della strada per Talsano. Quest'ultima, ricordiamo, fu poi demolita per la realizzazione delle nuove opere viarie e sostituita con un nuovo grande tempio nella vicina via Lago d'Averno.
Dopo 21 anni in questo incarico, sostituito da don Fiorenzo Spagnolo, l'arcivescovo monsignor Salvatore De Giorgi nel 1988 lo destinò alla guida della parrocchia concattedrale Gran Madre di Dio. In qualità di direttore dell'ufficio liturgico diocesano nel 1989 egli organizzò con successo la Settimana liturgica nazionale. Nello stesso anno don Franco accolse in concattedrale papa Giovanni Paolo II nella storica visita a Taranto e fu aiuto cerimoniere nella grande celebrazione eucaristica svoltasi allo stadio Erasmo Iacovone. Il sacerdote ricoprì anche gli incarichi di direttore dell'ufficio diocesano per la pastorale ecumenica e di canonico penitenziere del Capitolo Metropolitano.
A lui diversi sacerdoti devono la scoperta della propria vocazione al presbiterato.
Nel 1993 don Franco fu nominato dall'arcivescovo monsignor Benigno Luigi Papa quale parroco al Carmine di Taranto dove fu contemporaneamente padre spirituale della omonima arciconfraternita, divenendone successivamente commissario arcivescovile.
A causa dell'insorgere della malattia, nel 2010 don Franco dovette abbandonare tutti gli incarichi, compreso quello di parroco del Carmine; fu sostituito da monsignor Marco Gerardo, precedentemente segretario particolare dell'arcivescovo, il quale vi si insediò il 18 settembre di quell'anno.
Successivamente egli ha esercitato il ministero sacerdotale nelle parrocchie dello Spirito Santo e di Santa Rita, facendosi apprezzare particolarmente come confessore.
Di notevole schiettezza e rigore morale, monsignor Costantini era una persona di grande cultura con interessi che spaziavano dalla letteratura (in particolare russa e francese), all'arte, dalla musica alla cucina e non disdegnava di ascoltare cantautori come Fabrizio De André.
Fino a quando le forze glielo hanno consentito, ha gestito la propria pagina facebook nella quale "distribuiva" aforismi e riflessioni di spessore teologico e culturale."

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