Il Pellegrinaggio dell'Ottava dei morti: quando e perchè ebbe inizio?

Da una ricerca del sig. Angelo Fanelli.



Malgrado ogni ricerca non ci è stato possibile appurare con esattezza la data d'inizio.
Abbiamo potuto perciò ricostruire quanto si riporta avvalendoci dei rari documenti consultabili e della memoria dei pochi superstiti che vissero quei tempi.
Un articolo senza firma apparso su "La Voce del Popolo" del 28 ottobre 1916 dal titolo "Pei morti di terra e di mare", dice:
"Ebbene diamo noi, in nome di loro, i fiori dei nostri giardini, ai morti di terra e di mare che la nostra terra e i nostri mari accolsero. Prendano il Comune e l'Assistenza Civile la iniziativa. Partecipino i cittadini tutti ad una solenne manifestazione, che renda omaggio alla memoria di quanti perdettero la vita in guerra e per la guerra, qui e altrove, da vicino e da lontano. Promuovano un corteo, raccolgano e depongano fiori. E' DOVERE, E' RELIGIONE".
Sarà stato questo accorato appello rivolto ai cittadini e alle istituzioni a "promuovere un corteo" a dare inizio al pellegrinaggio? E' probabile.
Va ricordato che qualche mese prima della pubblicazione dell'articolo, il 2 giugno 1916, Taranto fu spettatrice di una immane sciagura: l'affondamento, nelle acque del Mar Piccolo della corrazzata Leonardo da Vinci, dove trovarono la morte 249 membri dell'equipaggio tra ufficiali, sottoufficiali e marinai, tra i quali non pochi tarantini.
Va anche detto che dal novembre 1914 don Luigi Jurlaro, oltre che Rettore della chiesa della Madonna della Pace, era anche Cappellano del cimitero ed è facile che, per rispondere al "doveroso e religioso appello", abbia voluto ottemperare al 4° comma dell'art. 3 del Regolamento, "cantando messa a pro dei defunti l'ottava dei morti", invece che nella chiesa della Madonna della Pace, nella cappella del cimitero, organizzando, con la Pia Associazione della Buona Morte e Suffragi, il pellegrinaggio, per poi continuarlo nel tempo. Ma fino a quando? Qui ci occorre la tradizione orale.
Nel 1976 iniziammo con Radio Taranto una serie di trasmissioni domenicali, dove, con un personaggio diverso che di volta in volta invitavamo a partecipare, si parlava degli avvenimenti della vita cittadina della Taranto di ieri. Uno di questi fu il sig.Nicola De Giorgio, fedelissimo confratello del Carmine e, all'epoca uno dei pochi superstiti degli iscritti alla Pia Associazione della Buona Morte e Suffragi.
Il sig. De Giorgio era una persona degna di fede, dotata di buona cultura e, malgrado la rispettabile età, conservava una buona memoria.
Egli ricordava, con impressionante precisione, nomi e date (e non solo queste), sia della Pia Associazione che della Settimana Santa. Fu questo amico (ora nel mondo dei più) a dirci che i primi cortei, organizzati dal socio Tommaso Lupoli durante la prima guerra mondiale, partivano dalla chiesa della Madonna della Pace col solo stendardo, senza la partecipazione delle confraternite e del complesso bandistico.
Il corteo, raggiunto il cimitero, si disponeva all'ascolto della Santa Messa, finita la quale, i partecipanti si portavano lungo i viali e nei campi, per deporre un fiore sulle tombe che ne erano sprovvisti.
Dalla metà degli anni venti, per alcuni anni, ricordava il sig.De Giorgio, il corteo mosse dalla chiesa di San Giovanni di Dio (così era intesa la chiesa del SS.Crocifisso), con la partecipazione della banda municipale diretta dal Maestro Domenico Colucci, che aveva come capobanda il Maestro Giacomo Lacerenza (nomi che accentuava enfaticamente) e, successivamente, con la partecipazione del complesso bandistico "Combattenti" diretto dal Maestro Antonio Vernaglione.
La guerra d'Etiopia del 1935, l'abbattimento della chiesa della Madonna della Pace per il risanamento della città vecchia che determinò l'esodo forzato e volontario di tanti cittadini, tra i quali, certamente, molti iscritti all'Associazione, segnarono la fine del pellegrinaggio.
Nei primi anni Trenta, la Società del Mutuo Soccorso "La Previdenza Operaia Tarantina", meglio nota come "Società di Caggiano" dal nome del suo fondatore Donato Caggiano, organizzò per molti anni un altro corteo, formato dai propri soci con la bandiera tricolore abbrunata e la banda volgarmente detta "de le scarpare" di Mest Manuele 'A Tagliate, Latagliata, che raggiungeva il cimitero dalla sede della Società in Postierla Immacolata n.10, otto giorni dopo l'ottava dei morti.
Il pellegrinaggio è stato ripreso quarant'anni dopo e precisamente il 7 novembre 1976, per l'interessamento di alcuni Priori e Commissari Arcivescovili delle confraternite laicali della città, delle Società di Mutuo Soccorso e delle Pie Associazioni operanti in Taranto.

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