Concorso fotografico "Le Croci dell'Addolorata": la foto vincitrice ed uno stralcio della relazione del prof.Antonio Fornaro

Si è svolta sabato 7 marzo nel salone dell'Affresco della confraternita dell'Addolorata la premiazione del concorso indetto della stessa confraternita e avente come tema "Le Croci dell'Addolorata".
Fonte: Facebook

Il primo premio è andato a Sara Bastianelli. Il secondo e terzo classificato sono: Francesco Tronco e Domenico Giannico.

Foto prima classificata

Il prof.Antonio Fornaro ha tenuto una relazione sul tema "Le Croci dell'Addolorata". Qui di seguito pubblico alcuni stralci dell'intervento dello storico e cultore dei nostri riti.
 
Così si pregava a Monteoliveto
Il mio Crocifisso lo porto dappertutto e lo preferisco s tutti.
Il mio Crocifisso quando io sono debole Egli è la mia forza.
Quando io cado egli mi rialza.
Quando io languisco Egli mi rianima.
Quando io piango Egli mi consola.
Quando io soffro egli mi rassicura.
Quando io lo chiamo, Egli mi risponde.
Il Crocifisso finché vivrò sempre sul petto io stringero.
(...)
Le Croci nella processione-pellegrinaggio del Giovedì Santo
Forse vi stupiro, ma credetemi non sono soltanto la Croce dei Misteri e le 3 Croci che portano addosso gli scalzi crociferi quelle del Giovedì Santo.
Infatti sulle pesare è dipinto il segno della Croce.
La portano i confratelli attaccata alla corona del rosario appesa ai fianchi.
Se osservate il cuore trafitto della Vergine l'ultima spada sembra proprio una Croce.
E per me sono simbolo di Croce, oltre che di luce, le mille torce accese e rette dai devoti fedeli scalzi.
(...)
Commento alle foto
Indubbiamente le foto finaliste del concorso si possono definire dal punto di vista critico opere d'arte. Resta per me il fascino delle foto in bianco e nero.
La foto ti invita a fermarti, ad osservare, a riflettere e ti fa scoprire ciò che nella dinamica processionale spesso sfugge. È il caso del portatore della croce dei Misteri che piange, la Croce poeticamente riflessa nella pozzanghera o quella che sembra troneggiare inquadrata in uno squarcio processionale che riesce a cogliere l'insieme del rito e che ti fa pensare alle pareti sgretolate del palazzo apparentemente cadente ma che sembra che voglia pregare con la gente. Anche le pietre parlano e piangono nella notte del Dolore.
Il prof.Fornaro ha terminato il suo intervento con queste parole:

Quando io nacqui mi disse una voce tu sei nato a portare la Croce
e da quel giorno dal cielo la Croce abbracciai e mai più la lasciai.

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