"Siamo gente da cappuccio e mozzetta"

"Noi non facciamo conferenze stampa....siamo gente da cappuccio e mozzetta!" Così ha esordito il confratello Antonello Stenta, rispondendo alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa tenuta giorno 10 maggio presso la pescheria da "Gesù Cristo". Una frase che è entra nel cuore dei presenti immediatamente. Anche sui social network sono nati gruppi con questo nome, girano foto ed immagini con questa frase.




Non uno slogan, non una frase ad affetto, da parte del confratello, portavoce di un nutrito gruppo di confratelli che si stanno battendo in maniera pacifica e civile nel tentativo di scongiurare cambiamenti nello svolgimento dei Riti della Settimana Santa tarantina.
E' una sintesi perfetta di ciò che rappresenta per noi confratelli la Settimana Santa.
Il cappuccio è segno della penitenza. Rappresenta la volontà del confratello di isolarsi dal mondo e pregare in silenzio, senza le distrazioni del mondo.
La mozzetta è segno dell'appartenza: appartenza non solo alle Confraternite, ma appartenenza alla Chiesa, alla Chiesa di Dio, di quel Dio che ha sacrificato suo Figlio per la nostra salvezza.
Perciò grazie confratello Stenta per questa frase!

Commenti

Post popolari in questo blog

I testi della Via Crucis di Padre Serafino Marinosci

Venerdì Santo del maestro Centofanti

La sequenza Fiore del Carmelo ed un personalissimo ricordo