Non toccateci la Settimana Santa (articolo tratto da "Taranto Sera")
Che già il primo dei cambiamenti voluti dal vescovo- lo spostamento della gara per le processioni- lo avessero vissuto con amarezza non è certo un segreto.
Ora, ad una settimana dall'insediamento della commissione sui Riti prevista per giorno 18, i confratelli del Carmine e dell'Addolorata hanno voluto lanciare un appello. Lo hanno fatto scegliendo la data del 10 maggio, il giorno di San Cataldo, per una conferenza stampa tenuta in un luogo anch'esso simbolo: il ristorante Gesù Cristo, la "pescheria" la chiamano da sempre i perdoni.
Il messaggio è chiaro:"lasciate tutto come sta", ha tentato di riassumere Antonello Stenta, il portavoce della nutrita delegazione di confratelli. L'argomento è la "commissione di studio sui riti della Settimana Santa" e l'annunciata riforma. In attesa della decisione, si accende il dibattito.
"Custodi delle tradizioni", i confratelli hanno voluto spiegare la valenza di quelle che all'esterno possono anche sembrare solo consuetudini. L'accento è sulle gare, ma un passaggio è dedicato anche alla composizione della commissione di studio: la questione, hanno spiegato, sarebbe dovuta passare prima dall'assemblea degli iscritti alle confraternite.
Riserve anche sull'individuazione degli storici. Ma il punto centrale sono i cambiamenti. Quelli annunciati da Santoro. Il primo, già sperimentato quest'anno, ha riguardato lo spostamento della data delle gare, dopo due secoli quest'anno le assemblee non si sono svolte il giorno delle Palme, ma con una settimana di anticipo, di sabato. E se nella commissione di studio insieme alle confraternite del Carmine e dell'Addolorata protagoniste dei Riti a Taranto figura anche Pulsano è perchè anche qui si segue un sistema simile a quello tarantino. E anche Pulsano quest'anno ha dovuto rinunciare alle gare nella domenica delle Palme. Si intuisce che la commissione chiamata a studiare i passaggi della riforma concentrerà la sua attenzione proprio sulla modalità di aggiudicazione dei simboli delle processioni del Giovedì e del Venerdì Santo.
La delegazione di confratelli è la stessa ricevuta a marzo da mons.Santoro. Allora avevano raccolto 630 firme, pronti ad avviare nuove iniziative per manifestare il già annunciato dissenso in presenza di stravolgimenti della Settimana Santa, ferma restando l'obbedienza alle decisioni della Curia.
"Può sembrare provocatorio, ma la gara rientra nel Rito, è il primo momento della Settimana Santa" ha spiegato Stenta "non vuol dire aggiudicarsi niente, è il frutto di sacrifici di intere famiglie, posto in un giorno sacro, la domenica delle Palme".
Ora, ad una settimana dall'insediamento della commissione sui Riti prevista per giorno 18, i confratelli del Carmine e dell'Addolorata hanno voluto lanciare un appello. Lo hanno fatto scegliendo la data del 10 maggio, il giorno di San Cataldo, per una conferenza stampa tenuta in un luogo anch'esso simbolo: il ristorante Gesù Cristo, la "pescheria" la chiamano da sempre i perdoni.
Il messaggio è chiaro:"lasciate tutto come sta", ha tentato di riassumere Antonello Stenta, il portavoce della nutrita delegazione di confratelli. L'argomento è la "commissione di studio sui riti della Settimana Santa" e l'annunciata riforma. In attesa della decisione, si accende il dibattito.
"Custodi delle tradizioni", i confratelli hanno voluto spiegare la valenza di quelle che all'esterno possono anche sembrare solo consuetudini. L'accento è sulle gare, ma un passaggio è dedicato anche alla composizione della commissione di studio: la questione, hanno spiegato, sarebbe dovuta passare prima dall'assemblea degli iscritti alle confraternite.
Riserve anche sull'individuazione degli storici. Ma il punto centrale sono i cambiamenti. Quelli annunciati da Santoro. Il primo, già sperimentato quest'anno, ha riguardato lo spostamento della data delle gare, dopo due secoli quest'anno le assemblee non si sono svolte il giorno delle Palme, ma con una settimana di anticipo, di sabato. E se nella commissione di studio insieme alle confraternite del Carmine e dell'Addolorata protagoniste dei Riti a Taranto figura anche Pulsano è perchè anche qui si segue un sistema simile a quello tarantino. E anche Pulsano quest'anno ha dovuto rinunciare alle gare nella domenica delle Palme. Si intuisce che la commissione chiamata a studiare i passaggi della riforma concentrerà la sua attenzione proprio sulla modalità di aggiudicazione dei simboli delle processioni del Giovedì e del Venerdì Santo.
La delegazione di confratelli è la stessa ricevuta a marzo da mons.Santoro. Allora avevano raccolto 630 firme, pronti ad avviare nuove iniziative per manifestare il già annunciato dissenso in presenza di stravolgimenti della Settimana Santa, ferma restando l'obbedienza alle decisioni della Curia.
"Può sembrare provocatorio, ma la gara rientra nel Rito, è il primo momento della Settimana Santa" ha spiegato Stenta "non vuol dire aggiudicarsi niente, è il frutto di sacrifici di intere famiglie, posto in un giorno sacro, la domenica delle Palme".
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