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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Settimana Santa 2007

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Processione Sacri Misteri: Uscita Troccola 2007

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Chiese visitate durante il Pellegrinaggio ai Sepolcri

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Il simulacro de "Il Crocifisso"

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La Settimana Santa fra cent'anni. Una responsabilità per i confratelli: il dovere di tramandare la tradizione per non assistere a mutamenti irreparabili

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Articolo tratto da " Taranto tradizionale " " Forse la maggior parte dei confratelli più giovani non si rende conto dell'importante e al tempo stesso inevitabile responsabilità che grava sulle loro spalle dal momento in cui, in un modo o nell'altro, prendono parte ai Riti della Settimana Santa tarantina. Indossare l'abito di una confraternita non comporta solamente un impegno spirituale, l'adempimento di un'etica comportamentale, il rispetto e la consapevolezza di reggere dei simboli sacri; oltre a tutto questo, esiste un obbligo non contemplato dalle norme che regolamentano le processioni pasquali, ma che ugualmente è un dovere di ogni confratello: tramandare la tradizione. Spesso si abusa un po' troppo o si fa cattivo uso della parola tradizione, le si vuole attribuire un significato che, a volte, va al di là del suo senso effettivo, ma per quanto riguarda questo dovere che ogni confratello ha di trasmetterla ai propri amici od ai propri figl

Finalmente a casa...

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Una sostanziale differenza tra la Confraternita dell'Addolorata e la Confraternita del Carmine è l'abito di rito, non solo per un evidente fatto estetico, ma anche per il fatto che l'abito, per i confratelli del Carmine, è personale mentre per quelli dell'Addolorata no. L'unica occasione, in cui i confratelli dell'Addolorata hanno l'onore di avere la mozzetta nera a casa, è proprio durante la Settimana Santa se sono aggiudicatari di simboli del Pellegrinaggio. Questa forte emozione ho avuto modo di provarla lo scorso anno. E' una emozione indescrivibile, anche perchè è la "prova provata" che il tuo desiderio si è realizzato: partecipi anche tu al Pellegrinaggio dell'Addolorata, anche tu hai l'onore di scortare il simulacro della Vergine, anche tu proverai l'emozione di nazzicarti sul pendio.   E' una sensazione strana, che non ho mai provato. Vedere appesa nella mia stanza quella mozzetta, non lo so, ma la vedo come una cosa

Processione dei Sacri Misteri: il troccolante

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Il coraggio di dimostrare pubblicamente l'amore per Cristo

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Articolo di Antonello Papalia tratto da " Taranto Tradizionale " " La banda intona le prime note di una marcia funebre. E' Settimana Santa. Il momento più atteso dell'anno dai confratelli è arrivato. Quante tappe prima di giungere al sospirato traguardo, quante delusioni ed amarezze prima di provare il massimo della gioia; momenti magici che bisogna saper vivere per gustarli fino in fondo. Molta gente spesso e volentieri, in questo periodo, parla delle nostre processioni, gente che si interessa ai nostri riti per finalità che nulla hanno a che fare con le congreghe e con la Settimana Santa tarantina stessa. Spesso, purtroppo, si è portati a dimenticare che questi riti continuano ad esistere grazie ai confratelli; infatti, chi porterebbe i simboli delle processioni se non ci fossero i confratelli? Come farebbero le congreghe a pagare bande, Sepolcri e tutte le altre ingenti spese che questi riti comportano senza le offerte dei confratelli? E invece sembra quas

Pellegrinaggio Addolorata: passaggio dal Ponte Girevole

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Pellegrinaggio ai "Sepolcri"

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Taranto tradizionale

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 Nel 1987 Associazione Culturale "Capital" pubblica 3 numeri unici di " Taranto Tradizionale ", un bollettino di informazione sulla Settimana Santa a Taranto. Quella ritratta nella foto è la copia pubblicata il 30 marzo 1988, costo L.1000. Finalità di questa pubblicazione, come dice nell'editoriale Federico Passariello Junior , è quella di offrire impressioni, stati d'animo, opinioni di giovani e meno giovani, di confratelli e studiosi accomunati da un unico interesse:  amore per la Settimana Santa. Nelle prossime settimane pubblicherò articoli tratti da questo giornale a firma di: Salvatore Fallone, Nicola Caputo, Antonello Papalia, Michele Riondino.

Il Pellegrinaggio della Vergine Addolorata ha inizio con Jone

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Video prelevato dal canale di MAGNOGRECO1972

Il simulacro della Vergine Addolorata

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Il simulacro della Vergine Addolorata ripara in un portone

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 Non è raro, purtroppo, che durante i giorni del triduo pasquale, venga " a farci visita" la pioggia. In caso di pioggia intensa, la processione è costretta a riparare in qualche portone, non altro per evitare che le statue possano danneggiarsi. Vediamo alcune foto realizzate da Paola Marangi.

Francesco Antonio Calò e Taranto alla fine del 1700

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Carlo III di Borbone Nel 1738 diventa re di Napoli e di Sicilia Carlo III. Taranto comincia ad uscire dal suo isolamento; vengono inviati cartografi, nel 1748 s'inizia la costruzione del convento di San Pasquale, per interessamento della regina Amalia. Ma nel 1759, Carlo III diviene re di Spagna ed gli succede il figlio Ferdinando IV. Nonostante si mostri un sovrano feroce, la vita a Taranto scorre inalterata. Diamo un po' di numeri: alla fine del XVIII secolo Taranto contava 11.526 abitanti. Secondo i dati del catasto del 1746, oltre all'arcivescovo, a Taranto vivevano 368 religiosi, dei 3.483 capi famiglia iscritti al catasto, 143 erano nobili, 18 nobili viventi, cioè civili che vivevano nobilmente, 182 erano civili, 132 esercitavano attività commerciali, 160 addetti ai trasporti e 700 alla vita di mare, 715 erano artigiani, 379 erano addetti ai servizi domestici e 1.054 all'agricoltura e alla pastorizia. Regina Amalia Molti erano i nobili proprietari terr

Il simulacro de "La Cascata" negli scatti di Paola Marangi

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